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Come nacque il giardino d’Avvento

Come nacque il giardino d’Avvento

Come nacque il giardino d’Avvento

Là nel bosco, molto lontano dalla città, in un luogo isolato, abitava un eremita chiamato dalla gente padre Jacopo. Si era allontanato dalla valle, perché là c’era troppo rumore e troppa confusione. Sulla montagna c’era silenzio, attorno a lui vivevano gli animali: essi presto ebbero fiducia in lui, ed egli imparò con gli anni a capire il loro linguaggio. Raramente si incontrava con delle persone.
Certe volte, se qualcuno si ammalava veniva chiamato l’eremita: egli portava delle erbe miracolose che aveva raccolto nel bosco. Padre Jacopo aveva anche una capra con la quale andava spesso nel bosco. Durante il cammino trovava piante ed erbe strane, che portava a casa e se le metteva nel suo giardino fiorito.
D’estate quando fiorivano le rose selvatiche, il suo giardino si trasformava in un luminoso tappeto di colori. Allora accadeva, talvolta, che i bambini del villaggio vicino, andavano da lui per ascoltare strane storie che egli sapeva raccontare.
Si era vicini al periodo di Natale, ed un giorno si scatenò una forte tempesta sul paese. Il temporale fece fragore con tuoni e fulmini, così che padre Jacopo temette la fine del mondo. Egli sapeva fin troppo bene che il cielo reagiva al comportamento degli uomini.
Il periodo natalizio stava per iniziare, ma la gente faceva chiasso ed era indaffarata in quelle città piene di luci abbaglianti e non pensava più al periodo santo in cui si sarebbe festeggiato il Natale.
La tempesta fuori infuriava sempre più, così che padre Jacopo pensava che la sua capanna venisse spazzata via. Aveva portato la capra in casa sua, con sé, perché belava pietosamente e ora stava rannicchiata in un angolo impaurita.
Padre Jacopo s’inginocchiò e cominciò a pregare. Gli parve di sentire una vocina, che aveva già sentito durante la sua fanciullezza. La vocina disse: “Padre Jacopo, i bambini hanno bisogno di un giardino d’avvento.”
Padre Jacopo si sbalordì. Un giardino d’avvento? Che cos’era? E mentre stava pensando, vide improvvisamente una piccola serpe verde avanzare strisciando nella sua stanza. Aveva sulla testa una coroncina scintillante e sulla schiena tanti puntini luminosi che sprigionavano una luce fievole.
Meravigliato, egli le domandò da dove venisse e lei così parlò: “Tu non mi conosci, ma io sì, perché ho ascoltato le tue storie in giardino sotto il rosaio selvatico.”
“Dimmi, da dove ti vengono questi puntini luminosi che hai sulla schiena ?” proseguì padre Jacopo. “ Accade così ” rispose la serpe “Ogni volta che un bambino compie una buona azione brilla una pietra preziosa sulla mia schiena.” Allora padre Jacopo si ricordò cosa gli aveva appena detto la vocina, e domandò alla serpe: “I bambini hanno bisogno di un giardino d’avvento, ma io non so come deve essere. Non ne ho mai visti!”. La serpe disse: “Guardami”, e
cominciò ad arrotolarsi come un guscio di chiocciola, nel centro alzò la testa e sul capo una corona brillava e scintillava. Ora il vecchio sapeva come doveva essere un giardino d’avvento. Però, mentre si alzò per ringraziare la serpe, essa era già sparita.
L’eremita si accorse che il temporale era cessato e quando andò alla porta vide che tutto il bosco era coperto da una bianca coltre di neve.
Ora padre Jacopo sapeva cosa doveva fare. Il mattino dopo indossò i suoi grossi e caldi stivali col pelo, si coprì col mantello e si mise in cammino verso la valle.
Lasciò una larga impronta schiacciando la neve fresca. Arrivato al villaggio, andò di porta in porta e pregò la gente di dargli delle candele e delle mele.
La gente si meravigliò tanto, ma diede quanto lui chiedeva e in cambio per ringraziarli diede un po’ delle sue erbe miracolose che aveva raccolto durante l’estate. Ad una persona chiese una candela molto grossa e disse: “La prima domenica d’avvento i vostri bambini potranno venire da me nel bosco verso sera, ma solo i bambini.” Potete immaginare la loro gioia!
Essi volevano molto bene a padre Jacopo, però erano anche curiosi di sapere cosa poteva esserci d’inverno presso la sua dimora.
Padre Jacopo tornò nel bosco e là, dove la neve non era mai così alta, raccolse muschio e rami d’abete. Vuotò la sua capanna e formò con essi un grande guscio di chiocciola. Poi pose la candela grossa nel centro e intorno distribuì le piccole candele.
I bambini, impazienti per l’attesa, si misero in cammino contenti. Prima allegri e
chiacchierini, poi man mano che si avvicinarono divennero più silenziosi. Quando arrivarono, la capanna dell’eremita era trasformata in un giardino nel quale brillava una chiara e calda luce. Tutti poterono accendere una candela e portarla fuori, nel buio.
Da allora, tutti gli anni, nel periodo natalizio, i bambini vanno da padre Jacopo.

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