+39 0481 960991
 

Le storie di Nuovasafio – Il fagiano

Le storie di Nuovasafio – Il fagiano

Le storie di Nuovasafio – Il fagiano

La storia di un fagiano che salvò una zucchina e di una zucchina che salvò un fagiano.

C’ERA UN TEMPO, IN UNA FATTORIA NELLA VALLE DI NUOVA SAFIO, UNA COPPIA DI FAGIANI CHE AVEVA APPENA AVUTO DEI PICCOLI.
CE N’ERA UNO MOLTO CURIOSO CHE SEMPRE CHIEDEVA ALLA SUA MAMMA:
“MAMMA COSA C’E’ OLTRE I CANCELLO?”
“CARO FIGLIOLO- RISPONDEVA LA MAMMA- NON E’ ANCORA L’ORA PER TE DI ANDARE A VISITARE IL MONDO, DEVI ASPETTARE.

I GIORNI PASSAVANO E LA CURIOSITÀ’ DEL PICCOLO FAGIANO SI FACEVA SEMPRE PIÙ’ FORTE. UN GIORNO, APPROFITTANDO DELLA DISTRAZIONE DEL FATTORE CHE AVEVA LASCIATO IL CANCELLO APERTO, SCAPPO’ FUORI “SONO NEL MONDO FINALMENTE! ” PENSO’ TRA SE’.

PRESE LA GRANDE STRADA E COMINCIO’ A CAMMINARE “TANTO STASERA TORNO E NESSUNO LO SAPRÀ’”.
CAMMINA …..CAMMINA IL SOLE ERA ALTO NEL CIELO E FACEVA MOLTO CALDO E IL PICCOLO SI RIFUGIO’ ALL’OMBRA DI UN CESPUGLIO A LATO DELLA STRADA.
“ASPETTERÒ’ CHE CALI IL SOLE POI TORNO A CASA” SI DISSE.

MENTRE SE NE STAVA ALL’OMBRA UDI’ UN PARLOTTARE SOMMESSO E SI SPOSTO’ PER VEDERE CHI CI FOSSE E VIDE DUE ONDINE, LE FATE DELL’ACQUA, CHE PARLAVANO TRA DI LORO “ QUEST’ANNO NON PIOVE MAI, COME FARANNO I SEMI?” DICEVA UNA” NON RIUSCIREMO A PORTARE L’ACQUA A TUTTI, LO SPIRITO BUONO DEL TEMPO CI HA DETTO DI AVER FIDUCIA MA NON CAPISCO PROPRIO COME RISOLVEREMO IL PROBLEMA DEI SEMI DI QUESTO CAMPO. NOI NON RIUSCIAMO A PORTARE ACQUA ANCHE A LORO.
E GLI UOMINI NON AVRANNO LE LORO PIANTE A PRIMAVERA…” IL FAGIANO SI SENTI’ D’ INTERVENIRE” VI AIUTO IO, DITEMI COME FARE!” “ SEI GENTILE” RISPOSERO LE ONDINE “ MA COME MAI SEI QUI? SEI ANCORA TROPPO PICCOLO PER USCIRE DA SOLO, POTREBBE ESSERE PERICOLOSO PER TE!” “SI’ LO SO- RISPOSE IL FAGIANO- APPENA FA PIÙ’ FRESCO TORNO A CASA; VEDETE ABITO LAGGIÙ” DISSE INDICANDO LA FATTORIA “MA ADESSO VOGLIO AIUTARVI DITEMI COME FARE”.

“COME VUOI PURCHÉ’ TU STASERA TORNI A CASA, CI SONO DEI DRAGHI CHE CERCANO DI PRENDERE DEI PICCOLI COME TE…COMUNQUE GUARDA LI’ FUORI: IL CONTADINO HA PIANTATO DEI SEMI DI ZUCCHINE CHE PERO’, SE NON AVRANNO DELL’ACQUA, NON RIUSCIRANNO A GERMOGLIARE. NELLO STAGNO CHE VEDI IN FONDO ALLA STRADA C’È L’ACQUA, BISOGNA PORTARNE UN POCHINO A TUTTI.”

“BENE “ DISSE IL PICCOLO FAGIANO “VADO” “ MA…..” LE ONDINE NON RIUSCIRONO A FINIRE IL LORO DISCORSO CHE IL PICCOLO ERA GIÀ’ PARTITO SVOLAZZANDO VERSO LO STAGNO. “COME FARA’ A PORTARE L’ACQUA? “SI CHIESERO LE ONDINE. LO SPIRITO BUONO DEL TEMPO APPARVE LORO ACCANTO “NON VI PREOCCUPATE CI SARÒ’ IO ACCANTO A QUEL PICCOLO DAL CUORE BUONO E CORAGGIOSO”.

IL FAGIANO ARRIVO’ ALLO STAGNO MA NON C’ERA NULLA DA USARE PER PORTARE L’ACQUA AL CAMPO “MA HO IL MIO BECCO” PENSO’ E CON IL SUO PICCOLO BECCO PRESE DELL’ACQUA SVOLAZZO’ VERSO IL CAMPO E LASCIO CADERE DELL’ACQUA SU OGNI PICCOLO SEME E SENTI’….O GLI SEMBRO’ DI SENTIRE UN FIEVOLE “….GRAZIE” PROVENIRE DAI SEMI.

IL CORAGGIOSO FAGIANO PER TUTTO IL RESTO DELLA GIORNATA PORTÒ CON IL SUO PICCOLO BECCO L’ACQUA AI SEMI, MA IL CAMPO ERA GRANDE E I SEMI TANTI E A SERA, TROPPO STANCO PER TORNARE A CASA, SI ADDORMENTO’ SOTTO UN CESPUGLIO. ALLE PRIME LUCI DEL GIORNO SI SVEGLIÒ E RIPRESE IL SUO LAVORO PER TUTTA LA GIORNATA E LA SUCCESSIVA ANCORA FINCHÉ NON EBBE PORTATO DELL’ACQUA A TUTTI I SEMI.
“DOPO TRE GIORNI DI LAVORO OGGI POSSO TORNARE A CASA PERCHÉ’ LA MIA MAMMA SARA’ IN PENSIERO” SI DISSE.

TORNÒ A CASA DALLA SUA MAMMA, DAL SUO PAPA’ E DAI SUOI FRATELLI CHE FURONO FELICISSIMI DI VEDERLO, RACCONTÒ LA SUA AVVENTURA E DISSE CHE SAREBBE TORNATO DAI PICCOLI SEMI IL GIORNO DOPO. A NULLA VALSERO LE PAROLE DEI SUOI FAMILIARI PER DISSUADERLO. LUI RITORNO’ E CONTINUÒ A PORTARE L’ACQUA AI SEMI FINCHÈ NON VIDE CHE STAVANO SPUNTANDO LE PRIME FOGLIOLINE AD OGNUNO “TRA UN PO’ NON AVRANNO PIÙ BISOGNO DI ME ” PENSAVA”E POTRÒ TORNARE A CASA DEFINITIVAMENTE”

UN GIORNO, AVEVA QUASI FINITO IL SUO LAVORO, LE ZUCCHINE AVEVANO DELLE BELLE FOGLIE E STAVANO SPUNTANDO I PRIMI FIORI,QUANDO VIDE DEI GRANDI UCCELLI ALL’ORIZZONTE E UDI’ IL SUONO DI UN CORNO PERCORRERE LA VALLE, COME GLI UCCELLI SI AVVICINARONO SI ACCORSE CHE ERANO DEI DRAGHI UNO DEI DUE TRATTENEVA UNA GRANDE RETE CON GLI ARTIGLI, UNA GRANDE RETE DOVE C’ERANO TANTI PICCOLI CUCCIOLI DI VARIE SPECIE . IL FAGIANO SI RICORDÒ DELLE PAROLE DELLA MAMMA E CAPÌ CHE ERA IN PERICOLO, CORSE VERSO IL CAMPO GRIDANDO ” AIUTO QUALCUNO MI AIUTI” “COSA TI ACCADE PICCOLO AMICO” CHIESERO LE ZUCCHINE “ CI SONO I DRAGHI CHE VOGLIO PRENDERMI E NON RIESCO A TORNARE A CASA COME FACCIO?” “CI PENSIAMO NOI DISSERO LE PIANTE” “ANCHE NOI” AGGIUNSERO ARRIVANDO LE ONDINE DELL’ACQUA CON I LORO VELI COLMI D’ACQUA CHE RIVERSARONO SUL CAMPO “LO SPIRITO DEL TEMPO CI HA AVVISATE CHE IL PICCOLO AVEVA NECESSITA’ DI AIUTO E CI HA DETTO COSA FARE” TUTTO IL CAMPO PRESE FORZA E FECE CRESCERE A DISMISURA LE FOGLIE DEGLI ZUCCHINI COPRENDOLE DI PICCOLISSIME SPINE SOTTILI.

“OH…….COME AVETE FATTO” “NON CI PENSARE” RISPOSERO LE PIANTE “LO SPIRITO BUONO DEL TEMPO AIUTA SEMPRE CHI HA NECESSITA’’ VIENI, NASCONDITI QUI, LE FOGLIE TI COPRIRANNO” “ MA SONO TROPPO BASSE E IO SONO PIÙ’ ALTO DI LORO: VEDRANNO LA MIA TESTA” “NO -RISPOSERO LE ZUCCHINE- ACCUCCIATI TRA DI NOI, ALZA LA TESTA E APRI IL TUO BECCO GIALLO: PENSERANNO CHE SIA UN NOSTRO FIORE!” “BENE PROVIAMO” IL PICCOLO ENTRÒ NEL CAMPO CHE SI ERA RICOPERTO DI GRANDI FOGLIE, SI
FECE PICCOLO…PICCOLO…ALZÒ LA TESTA VERSO IL CIELO CON IL BECCO APERTO E IL CUORE IN TUMULTO PER LA PAURA. “ASCOLTERÒ’ SEMPRE LA MIA MAMMA DA DOMANI”.

NEL FRATTEMPO ERANO ARRIVATI I DRAGHI CON LA GRANDE RETE, “GUARDA QUEL CAMPO: COSA SONO” “ NON LO SO, ANDIAMO A VEDERE, FORSE TROVIAMO QUALCOSA LI’ IN MEZZO” I DRAGHI SCESERO, POSARONO LA RETE E CERCARONO DI ENTRARE NEL CAMPO.” MA PUNGONO…….NESSUNO POTREBBE ENTRARE E POI GUARDA CI SONO SOLO FIORI GIALLI E NEANCHE UN FRUTTO…. CHISSÀ COS’E’… ANDIAMO VIA”
SI GIRARONO PER RIPRENDERE IL LORO CARICO DI CUCCIOLI, MA LO SPIRITO DEL TEMPO LI AVEVA PRECEDUTI PORTANDO VIA LA RETE E I PICCOLI STAVANO RITORNANDO ALLE LORO CASE.
IN QUEL MENTRE SOPRAGGIUNSE IL PRINCIPE MICHELE CHE CON DUE COLPI DI SPADA UCCISE I DRAGHI.
DA QUEL LONTANO GIORNO LA PIANTA DELLO ZUCCHINO HA DELLE FOGLIE GRANDI RICOPERTE DA PICCOLI PELI PUNGENTI PER RICORDARE LA GENEROSITÀ DEL PICCOLO FAGIANO.
Severina Mulazzi
01.05.2020

Comments are closed.

Post navigation